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sabato 24 dicembre 2011

Papiroflexia - interviste agli artisti

Gli artisti parlano delle opere che hanno deciso di esporre alla mostra "Papiroflexia" che si sta svolgendo
all'ARATRO. 

giovedì 22 dicembre 2011

Rete Atelier Molise

RETE ATELIER MOLISE

21 – 22 – 23
DICEMBRE 2011

21 COLLETORTO: SACRED
Chiesa del Purgatorio (Corso Vittorio Emanuele)
ore 19.00
Programmi e prospettive dell’arte in Molise (conferenza stampa)

22 BONEFRO: MADE IN MOLISE
Palazzo Maucieri Museum (Via Roma)

23 SANTA CROCE DI MAGLIANO: INVERNO
SACROCAM
(ex Municipio)

..

a cura di Luigi Mastrangelo

Apre in Molise la prima rete di musei d’arte contemporanea presente in Italia.
Mercoledì 21 dicembre alle ore 19:00 a Colletorto (CB), in una conferenza stampa con alcuni dei principali rappresentanti istituzionali locali e regionali, verrà presentata Rete Atelier Molise.

L’idea è quella di creare tanti piccoli musei d’arte interconnessi e coordinati tra loro. Un’idea capace di adattarsi ad un territorio frammentato come il Molise e in grado di creare prodotti espositivi di grande qualità. “Da diversi anni, stiamo lavorando ad un’idea molto innovativa, che ha ricevuto consensi a livello nazionale. Prendendo spunto dalla rete – afferma il responsabile del progetto Luigi Mastrangelo: Vogliamo creare tanti piccoli centri espositivi a carattere monografico, capaci di incidere positivamente sul territorio, diffondendo la cultura dell’arte visiva contemporanea con un occhio di riguardo alle caratteristiche dei luoghi, alla loro cultura e via dicendo..”
Oltre che creare dei centri in grado di utilizzare proficuamente strutture pubbliche di difficile collocazione, creando delle collezioni d’arte in grado di dialogare con le dinamiche del territorio in maniera proficua.
Durante il periodo natalizio verrà inaugurato il primo abbozzo della rete: le prime 3 strutture espositive che ci si augura diverranno volano di una più capillare rete di musei in grado di far veicolare l’arte contemporanea.

La Rete ha in sé la caratteristica di essere inclusiva e trasversale, e questo messaggio di fondo sembra coinvolgere tutti: gli organi istituzionali a tutti i livelli e le persone“ .

Il 21 dicembre, a Colletorto verrà presentato il nuovo centro Co.Co.Co (colletorto contemporary collection), che si unisce ai già inaugurati centri Sacrocam di Santa Croce di Magliano e Pm2 di Bonefro.
“Ho incontrato grande sensibilità da parte delle istituzioni – continua Mastrangelo – la nostra visione di creare un museo funzionale, economico, vicino alle persone, ma anche innovativo nella formula e di alta qualità, ha incontrato il consenso di tante persone, ma anche degli organi istituzionali come la Provincia, la Fondazione Molise Cultura, le amministrazioni comunali“.

Nella nuova sede di Colletorto vi sarà la collezione permanente legata al sacro “è stato chiesto ad artisti contemporanei di interpretare il senso della spiritualità – afferma Mastrangelo – questo perché la sede espositiva è una vecchia chiesa sconsacrata di grande bellezza e grande fascino (la chiesa del Purgatorio). Vedere come l’arte d’oggi interpreti i temi della religione è veramente interessante. Si passa dal sublime al provocatorio. L’energia e la capacità di Michelina Spina, ci hanno permesso di creare un allestimento molto innovativo, che sospende le opere, e che permettono una fruizione dei quadri inedita”.

Il 22 dicembre la Rete Atelier Molise, con il supporto dell’assessore alla cultura Claudia Lalli, apre il PM2 di Bonefro, sede già inaugurata l’estate scorsa, insieme alla mostra permanente Cover, vi sarà una ricognizione della produzione dei più promettentiartisti molisani.

Il 23 a Santa Croce di Magliano: Collezione permanente del SacroCam Museum (Santa Croce Contemporary art Museum). Un tuffo nella cultura tradizionale e nella nostalgia del passato attraverso il tributo a Pietro Mastrangelo. Una raccolta di opere legate all’Inverno come veniva vissuto attraverso gli scenari, le tradizioni di una volta. Un modo per ripercorrere la storia del territorio attraverso gli occhi poetici di un grande artista santacrocese, che è stato in grado di interpretare la bellezza della cultura contadina. Alle 21;00 ad accompagnare l’evento di apertura della mostra ci sarà l’interpretazione di poesie tradizionali da parte della compagnia di teatro tradizionale Sceme Sembe Nuije.

..

informazioni utili:
www.santacroceonline.com/2010/news/mar/1_15/sacrocam/index.htm
http://www.exibart.com/notizia.asp?IDNotizia=24447&IDCategoria=204

Fonte: Movoloco

martedì 20 dicembre 2011

Interviste

Tre interessanti interviste su Movoloco a tre artisti molisani che recentemente hanno partecipato alla collettiva Autumn Contamination.

Intervista a Giacinto Occhionero

“Esistono solo tre esseri rispettabili:
il prete, il guerriero, il poeta.
Sapere, uccidere e creare”
(Baudelaire)








"Quella condizione dell’eroe la cui tragedia
non dipende da un’azione compiuta
ma da un’azione da compiere”









"Tu vivi di superfici. Quando sembri profondo è perché ne incastri molte, e combini l’apparenza di un solido – un solido che se fosse solido non potrebbe stare in piedi (…) – quello che gli altri chiamano profondità è solo un tesseract, un cubo tetradimensionale. Entri da un lato esci dall’altro, e ti trovi in un universo che non può coesitere col tuo”

                                                                                     (Umberto Eco, Il pendolo di Foucault)

lunedì 19 dicembre 2011

Luca Pop - Le cose fatte bene son poche - The making of


http://www.lucapontarelli.com/

150 artisti a Berlino

Si chiude oggi a Palazzo Italia a Berlino la rassegna Cibo e…dintorni, una manifestazione che parte dal cibo ma va oltre volendo presentare al meglio le eccellenze e le “novità” del Made in Italy. Grazie all’interessamento del Gruppo Tamarin (che per l’occasione ha ristampato anche il catalogo), in collaborazione con Fiera Milano e Confimprese e col patrocinio del comune diRocchetta a Volturno, è stata presentata nella capitale tedesca anche l’esposizione internazionale collettiva “150 Artisti per l’Unità d’Italia”. 

Si tratta di una mostra caleidoscopica sul tema dell’unità nazionale che festeggia nel 2011 il suo 150esimo anniversario. Nata da un’idea di Michele Peri la collezione è di proprietà del comune di Rocchetta ed è arrivata in Germania, presso al prestigiosa sede di Palazzo Italia, proprio a ridosso delle festività natalizie e in un’occasione di indubbio prestigio. Le opere sono lavori grafici, spesso astratti, raccolti intorno al comune denominatore dei tre colori della bandiera italiana. Un viaggio nella memoria passata e nelle speranze future per riflettere sul rapporto tra l’uomo e la terra in questo ultimo secolo e mezzo di grandi trasformazioni.

All’inaugurazione era presenti il sindaco di Rocchetta, Antonio Izzi, l’artista e ideatore della mostra, Michele Peri, e il curatore Tommaso Evangelista. Latrasferta berlinese è stata un’occasione di proficui scambi culturali e un momento significativo per una piccola realtà come il comune di Rocchetta a Volturno che, credendo fortemente in un’idea all’inizio quasi utopica, è riuscito a realizzare un evento di indubbio spessore culturale coinvolgendo ben 150 artisti (7 per ogni regione e 10 stranieri) in un lavoro di rielaborazione cromatica sul tricolore e, per traslato, di riflessione sullo stato attuale della società italiana.

“L’Unità d’Italia come punto di partenza per una più completa unità globale. E’ stata questa idea, alla base della Mostra voluta dal comune di Rocchetta a Volturno, ad attrarre la nostra attenzione come galleristi. Pertanto- dichiaraValentina Tortora, responsabile di Tamarin Arte Gallery- abbiamo inteso condividere il messaggio e promuovere l’iniziativa artistica presentando le 150 opere in due momenti strettamente legati: la vetrina internazionale di “Palazzo Italia”a Berlino e la successiva esposizione presso la nostra Tamarin Arte Gallery”.

La mostra infatti, dopo la trasferta berlinese, tornerà in Italia per essere esposta dal 12 gennaio prossimo presso la sede di Tamarin Arte Gallery dove resterà aperta al pubblico (orari 9-13 e 14-19) fino al 27. Tornando all’evento tutto è cominciato l’11 dicembre quando la delegazione arrivata da Rocchetta si è recata presso la sede di Palazzo Italia per allestire la mostra. Il palazzo, nel cuore della storica città tedesca lungo il corso principale, a metà strada tra la porta di Brandeburgo e Alexanderplatz, è articolato in una serie di spazi multifunzionali di grande fascino e raffinatezza e l’esposizione ha trovato così posto in un luminoso spazio vetrato al piano terra, vicino l’ingresso, insieme ad un’altra interessante esposizione riguardante il design del cibo.

Le opere sono così state collocate su appositi pannelli ed allestite guardando più all’effetto di insieme, in un breve ma intenso percorso visivo che chiedeva allo spettatore lunghi tempi di lettura per decifrare i significati di ogni singolo lavoro. L’evento è stato inaugurato invece il pomeriggio del 12 da un’interessante convegno sui cosiddetti "foodies", consumatori consapevoli che amano mangiare bene ma anche comprare prodotti belli e non necessariamente lussuosi (design, (neo)-artigianato e artigianato artistico), “consumare cultura” (patrimonio culturale, musica e teatro, arte contemporanea, ….) e viaggiare in maniera consapevole. In seguito ci sono stati i saluti del direttore di Palazzo Italia e del console italiano a Berlino i quali hanno sottolineato l’importanza dell’evento che ha portato in terra tedesca il meglio delle eccellenze italiane.

Tantissimi i visitatori italiani e tedeschi che hanno apprezzato i prodotti degli stand allestiti al piano superiore e hanno ammirato le opere esposte, incuriositi da tante prove d’autore sul concetto di nazione italiana: la mostra, infatti, è tra le più complete realizzate in Italia sul tema dell’arte contemporanea in relazione alla ricorrenza dell’Unità. Soddisfazione anche da parte del sindaco Antonio Izzi nel sottolineare l’unicità dell’evento che ha visto presente, in una realtà tanto prestigiosa, anche il piccolo comune molisano forte per aver sviluppato un’idea che è soprattutto idea di cultura e patrimonio di conoscenze. Non quindi una mera raccolta di emblemi visivi ma la realizzazione di un palinsesto che, pur nell’unità dei colori e delle dimensioni delle singole opere (tutte di formato uguale), è stata capace di presentare un racconto articolato per descrivere la storia, il significato e soprattutto i mali e le distorsioni di un simbolo antico come la bandiera (e per traslato della nazione).

La mostra che ha riscosso già tanto successo, dopo essere passata per il MAT di Sansevero e Palazzo Italia di Berlino, continua il suo “tour” in altri prestigiosi spazi. Abbiamo accennato all’inaugurazione presso la Tamarin Arte Gallery di Caserta ma si prevedono anche altre trasferte in giro per l’Italia. La soddisfazione è nel constatare come da una semplice idea si sia riusciti a realizzare un evento di spessore culturale ed artistico che ha coinvolto tutte le regioni Italiane ed ha prodotto una galleria permanente, un piccolo museo di grande qualità. Ed essere rappresentati all’estero attraverso la cultura non può che essere un significativo risultato.





















domenica 18 dicembre 2011

Carte contemporanee

La mostra “Carte contemporanee. Esperienze del disegno italiano dal 1943 agli anni Novanta”, è dedicata ed in omaggio allo scultore Ugo Marano scomparso di recente. Curata da Massimo Bignardi è allestita presso il FRAC (fondo regionale d'arte contemporanea) di Baronissi. Nella rassegna, interessante dal punto di vista storico critico, anche i lavori di due artisti molisani: Michele Peri e Ermelindo Faralli e un artista storico, Antonio Venditti. Da questo link è possibile scaricare il comunicato stampa.

La mostra, allestita nei due livelli del complesso museale, è suddivisa in quattro sezioni così ordinate: 

La linea della figura: dagli ultimi ‘inchiostri’ di Novecento al realismo, alla Nuova figurazione: Antonio Donghi, Enrico Paulucci,Orfeo Tamburi, Alberto Ziveri, Mario Carotenuto, Giuseppe Zigaina, Guido Gambone, Titina Maselli, Sergio Vacchi, Tono Zancanaro, Concetto Pozzati, Emilio Tadini, Giosetta Fioroni, Luigi Guerricchio, Errico Ruotolo, Virginio Quarta. 

Segni della scultura: Antonio Venditti, Giuseppe Spagnulo, Carlo Lorenzetti, Giuseppe Uncini, Mauro Staccioli, Gerardo Di Fiore, Ugo Marano, Mimmo Paladino, Luigi Mainolfi, Nicola Salvatore, Nunzio, Iavolella, Enzo Navarra, Angelo Casciello, Luigi Vollaro, Michele Peri, Ermelindo Faralli, Eduard Habicher, Franco Fienga. 

Tra l’inquietudine informale, il rigore astratto e le nuove poetiche degli anni Settanta: Lucio Fontana, Renato Barisani, Sergio Dangelo, Mario Colucci, Mario Persico, Emilio Scanavino, Oscar Staccioli, Pirro Cuniberti, Atanasio Soldati, Mario Radice, Carla Accardi, Mauro Reggiani, Elio Marchigiani, Giorgio Griffa, Rodolfo Aricò, Carmine Piro, Pietro Lista, Antonio Davide, Giuseppe Rescigno. 

Dagli anni Ottanta verso la fin de siècle: Nicola De Maria, Sandro Chia, Giorgio Cattani, Sergio Vecchio, Angelomichele Risi, Bruno Ceccobelli, Cesare Berlingeri, Sergio Ragalzi, Arturo Pagano, Omar Galliani, Stefano Di Stasio, Arcangelo, Enzo Esposito, Franco Marrocco, Teo De Palma, Nino Tricarico, Carlo Catuogno, Luigi Pagano, Ruggero Maggi, Marco Pellizzola, Giovanni Tesauro.

Peri e Faralli

Peri di fronte alla sua opera


E rimanendo nell'ambito del disegno presso l'ARATRO, a Campobasso, si sta svolgendo la mostra PAPIROFLEXIA a cura di Lorenzo Canova e del Corso di organizzazione di eventi culturali e artistici. Il progetto è dedicato al rapporto di alcuni giovani artisti italiani e internazionali con la carta intesa sia come supporto che come strumento espressivo. La volontà è quella di presentare la molteplicità dei linguaggi, sempre più complessi e differenziati, utilizzati dagli artisti delle giovani generazioni attraverso la carta, strumento che da secoli è basilare per la fase ideativa, progettuale ed esecutiva delle opere d’arte e che ancora oggi mantiene intatta la sua centralità. La scelta della carta vuole avere una valenza metaforica per il suo fondamentale ruolo storico di medium di diffusione culturale, particolarmente importante per l’ambito universitario della mostra e, simbolicamente, anche per il limitato budget di cui necessita, particolarmente significativo nell’attuale contesto generale di crisi economica e di tagli alla cultura e alla ricerca. Il progetto comprende molte delle principali tendenze che contraddistinguono l’arte presente: dal neoconcettualismo , alla figurazione, al Pop Surrealismo e alla nuova astrazione. L’ARATRO, per seguire due tra le fondamentali linee guida dell’Università del Molise, quella della valorizzazione delle ricerche espresse dal suo territorio regionale di appartenenza e quella dell’internazionalizzazione, ha scelto dunque di raccogliere nella mostra anche due artiste di origine molisana, un’artista statunitense e un artista spagnolo che emblematicamente vuole rappresentare la stretta collaborazione con le università internazionali dell’Ateneo. In quest’ottica, Papiroflexia, il titolo stesso dell’esposizione, parola spagnola che significa origami, nasce dal dialogo con gli studenti Erasmus spagnoli presenti nel Corso. 

Gli artisti invitati sono:
Erica Calardo (Genova 1980, vive a Bologna); Gianluca Capozzi (Avellino 1973, vive ad Avellino); Barbara Esposito (Isernia 1979, vive a Roma); Andrea Martinucci (Roma 1991, vive a Roma); Gonzalo Orquìn (Siviglia 1982, vive a Roma); Lisa Wade (Washington DC 1972, vive tra Roma e Berlino) 
L’inaugurazione della mostra sarà preceduta da un workshop con gli studenti che hanno curato il progetto, gli artisti invitati e alcuni esponenti del mondo dell’arte contemporanea attivi anche in Molise.
Dal 13 dicembre 2011 al 13 gennaio 2012


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